Nel momento in cui agiamo in risposta ad un problema, ognuno di noi cerca di giustificare le proprie azioni in base al proprio scopo.
Le persone che ci vedono da fuori potrebbero pensare, invece, che le nostre sono solo scuse e che stiamo agendo in maniera ingiustificata. La legittimità delle nostre azioni, dunque, si presta a diverse interpretazioni.
Un autore crea un Argomento[1] in cui il Protagonista Principale agisce in maniera giustificata o no.
Poi dimostra il suo punto di vista concludendo la Storia con un successo o con un fallimento, giudicando le azioni del Personaggio giuste o sbagliate.
In questo modo l'autore cerca di convincere il pubblico che le azioni compiute sono appropriate o inappropriate.
L'autore dunque ha il potere di dare una validità oggettiva alle azioni dei Personaggi, cambiando significato alle Giustificazioni così come le conosciamo.
Nella vita reale, quando le nostre azioni sembrano giustificate significa che ognuno è d'accordo con la ragione secondo la quale agiamo.
Nelle Storie la ragione non conta.
Anche se tutti i Personaggi sono d'accordo con quella ragione, l'autore potrebbe dimostrarci che si stanno sbagliando tutti.
Le ragioni ci spiegano solo il perché i Protagonisti si comportano in una determinata maniera e il consenso dietro a quelle ragioni non significa correttezza.
Tutti i Personaggi agiscono guidati dalle proprie Giustificazioni, ma solo alcuni di loro riusciranno a risolvere i propri problemi.
Dalla prospettiva oggettiva dell'autore, gli approcci che portano alla risoluzione del problema sono Problem Solving. (lo so sembra che io abbia scoperto l'acqua calda ma il libro dice così).
Gli approcci che non portano alla risoluzione del problema sono invece Giustificazioni.
Il process di Problem Solving descrive il percorso che l'autore promuove come più appropriato alla risoluzione del problema della Storia.
Il processo di Giustificazione descrivi tutti i percorsi non appropriati.
Il percorso migliore sarà rappresentato dal Personaggio Principale o dal Personaggio di Impatto.
L'altro, invece, rappresenterà il percorso peggiore.
Uno dei due metterà in pratica il Problem Solving, l'altro la Giustificazione.
Tutti i Personaggi rimanenti rappresenteranno percorsi alternativi ai due estremi.
Le Storie raccontano di un Personaggio che riesce nel Problem Solving e di un altro il quale crede di riuscirci ma in realtà si sbaglia.
È importante notare che nessuno si sbaglia per stupidità o inadattezza.
Semplicemente un Personaggio cerca di adottare il miglior approccio possibile basato sulle proprie esperienze di vita pregresse.
Nessuna Giustificazione e nessun Problema, di base, sono giusti o sbagliati.
Infatti, rappresentano entrambi lo stesso processo, l'unica differenza è il raggiungimento o meno del risultato finale.
Questo è ciò che costituisce il Tema della Storia e il sio lato emozionale.
C'è da notare la differenza tra l'Argomento Razionale e quello Passionale.
In una Storia, quando tutto è già stato detto, l'autore spera di convincere il pubblico del suo punto di vista sia in termini razionali che passionali.
Per avere un forte appeal emozionale sul pubblico, una Storia non deve solo mostrare i risultati di un metodo di Problem Solving, ma deve anche documentare accuratamente step by step ogni singolo passaggio che è servito per raggiungere quell'obiettivo.
Importante: per muoversi verso la soluzione del problema bisogna prima riconoscere il problema (sia nella creazione di Storie che nella vita).
Phillips M.A., Huntley C. (2001). Dramatica, A New Theory of Story. (Screenplay Systems Incorporated). Dramatica and the Creative Writer. ↩︎